Questo articolo è tratto dal libro ‘Il futuro dell’ottica: guida e strategie per il retail’ di Roberto Pregliasco.
Nel prossimo decennio, assisteremo all’affermazione di una delle rivoluzioni più significative: la quarta rivoluzione industriale. Questa era, caratterizzata da robotica, intelligenza artificiale, apprendimento automatico, materiali innovativi, biotecnologie e genomica, sta già iniziando a ridefinire profondamente il nostro stile di vita e il nostro ambiente lavorativo. Alcuni mestieri scompariranno, altri si evolveranno, e nuovi ruoli emergenti, oggi ancora ignoti, prenderanno forma.
Ma quali saranno le competenze chiave per il futuro? In un’epoca che sembra destinata alla robotizzazione, si potrebbe pensare che le capacità di calcolo e l’acume matematico saranno fondamentali. Tuttavia, gli esperti sostengono che sarà la creatività a diventare una delle tre competenze primarie per ogni lavoratore. La robotizzazione, infatti, contribuirà a migliorare l’industria e la vita quotidiana, accelerando ogni tipo di attività. Ma nessuna macchina potrà mai eguagliare la creatività umana. Questa sarà un’abilità fondamentale, sia per i dipendenti che per gli imprenditori, i quali dovranno “inventare” nuovi modelli di business.
Le cosiddette “Life Skills”, ovvero le competenze comportamentali e relazionali, diventano quindi essenziali. Queste abilità sono cruciali per navigare con successo in un contesto lavorativo in rapida evoluzione, caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita e da una crescente incertezza. In questa realtà, non bastano più le sole competenze tecniche; è indispensabile sviluppare anche una serie di abilità comportamentali. Una leadership efficace e all’avanguardia deve quindi puntare su uno sviluppo attento e completo di queste capacità. Unendo il “saper fare” con il “saper essere”, si forma un professionista, un imprenditore o un manager in grado di affrontare con efficacia le sfide e le difficoltà del mondo del lavoro aziendale.